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Un incidente di percorso..., tutto sommato, molto gradito!!!


di ventixcinque
27.05.2012    |    64.879    |    3 9.5
"Appena sentii la sua lingua sui miei coglioni, mi partì una scossa elettrica, dal cazzo al cervello e ritorno..."
Da tempo, ormai, ho una relazione con Piera, mia cognata. 45 anni, 1,70 circa, bel fisico, forse con tre/quattro chiletti di troppo ma tali da darle una buona presenza, con culo e tette discretamente opulenti. Mora, nera corvina, con una fame di cazzo arretrata e perenne, in certi momenti quasi da far pensare di non potercela fare a soddisfarla... Per lei, le mani, la bocca, la figa ed il culo... sono stati creati solo per gestire il cazzo... eppure, a vederla normalmente, é capacissima di recitare la parte della moglie e madre perfetta!!!
Da tempo, dicevo, con lei ho una relazione che, a mio avviso, é del tipo "solo per sesso" ma tale da rendere ottime soddisfazioni, sotto tutti i punti di vista... Peccato essermi dovuto trasferire a Parigi, per un certo tempo, incaricato di dirigere una galleria d'arte cointemporanea. Peccato... fino ad un certo punto!
Arrivato a Parigi e presi i dovuti contatti, il responsabile uscente della galleria mi ha accompagnato a prendere possesso del mio alloggio per il soggiorno: Place de Tertre, edificio fine '800/inizi '900, secondo piano, un bellissimo trilocale con servizi. Molto bene, siamo a Parigi... beh, vediamo di organizzarci e di darci da fare!
E così é stato. Nel volgere di pochi giorni mi sono ambientato ed organizzato alla perfezione!
Passati circa due mesi e mezzo, in occasione dell'avvicinarsi delle festività pasquali, ho ricevuto una telefonata da parte di mia nipote Mara... la figlia di Piera. "Sai, zio...", mi dice, "... con la mia amica Chiara, veniamo a Parigi per quattro/cinque giorni e, se tu fossi così gentile da ospitarci, eviteremmo di spendere un sacco di soldi per l'Hotel...". Ovviamente, ho dato la mia disponibilità, anche perché mi sono reso perfettamente conto che il suo ragionamento non faceva alcuna grinza: Parigi, per i turisti, non é propriamente "a buon mercato"! Molto bene, concordato tutto, non rimane che attendere il passare dei giorni ed andare in aeroporto a ricevere le due fanciulle.
Mara, mia nipote, ventidue anni, é una gran bella gnocca ma, sinceramente, non l'ho mai guardata o vista sotto il punto di vista di valutarla quale "trombabile". 1,70 circa, snella, nera corvina come la madre, una seconda di tette ed un culo da paura ma, soprattutto, due occhi e uno sguardo... da sballo!
Chiara, l'amica di Mara, stessa età, capelli castano chiaro, non é quella che si dice una "figona" ma, in ogni caso, carrozzata incredibilmente bene. Un fisico molto attraente, 1,75 circa, tette tra la quarta e la quinta, culo a "paiolo da polenta", fa passare in secondo piano un viso non propriamente femminile... tant'é che ho sempre pensato potesse essere lesbica...
All'uscita dell'aeroporto, eccole! Baci, abbracci e convenevoli vari e via, verso casa mia.
Sistemate le donzelle nella seconda camera dell'appartamento, visto che si erano già fatte le 20:45, rapido cambio d'abbigliamento e di corsa al ristorante. Due passi da casa, "La taverne des artes" era diventata, ormai, la succursale della mia cucina. Mai a casa per il pranzo, quattro sere su cinque che ero libero da impegni avevo il mio tavolo a disposizione, magari anche non da solo... Va da se che, dopo circa due mesi e mezzo, si fosse creato un buon rapporto con i proprietari, marito e moglie, ma, soprattutto, con la figlia trentenne. Bionda e maialissima, credetemi, dopo neppure una settimana di conoscenza, era già salita a casa mia, regalandomi ogni più nascosta parte del suo corpo...
Dunque, quella sera, con mia nipote e la sua amica , ci fu servita una cena veramente ottima ed anche l'atmosfera che venne a crearsi fu delle migliori. Unico neo della serata fu il gran caldo del locale: torrido! Buon cibo e buon vino, servito adeguatamente anche alle due ragazze, unitamente al clima tropicale della taverna, ci fecero uscire dal ristorante abbondantemente accaldati e, quindi, decidemmo di rientrare subito a casa, per evitare di prendere freddo e per concederci una doccia salutare.
Appena entrati dissi: "Ragazze, voi siete molto giovani ed io ho il doppio dei vostri anni... la doccia la faccio io per primo!" Accettarono e concordarono che, dopo di me, la seconda sarebbe stata mia nipote, mentre Chiara avrebbe iniziato a sistemare i bagagli.
Durante la doccia, pensando al fatto di essere solo in casa con le due fanciulle, devo essere sincero, mi si indurì il cazzo in un modo incredibile, quasi da far male sentendo le pulsazioni. Avrei voluto farmi una sega e svuotare le palle ma, dovendo far la doccia anche loro due, non mi sembrò il caso di tirare per le lunghe.
Uscito dal bagno, indossando l'accappatoio, lasciai il posto a mia nipote che, nonostante ciò che si dice delle donne, onestamente, fu più veloce di me... "Sotto a chi tocca", dissi quando Mara uscì, lasciando il posto a Chiara.
Anche Mara uscì indossando l'accappatoio e, subito, venne a sedersi sul divano, accanto a me, raggomitolandosi.
"Zio", disse, "devo dirti una cosa". "Dimmi Mara", risposi distrattamente. "Mah, sai, più che dire...",e tacendo mi infilò una mano nell'apertura dell'accappatoio, trovando subito il mio cazzo "a mezz'altezza", essendo stato lasciato nel limbo del "mi faccio una sega o no?". Trasalii... "Mara! Ma che cazzo stai facendo? Sono tuo zio ed ho il doppio dei tuoi anni!". Rispose: "Zietto... e chi se ne frega? Io ho deciso che ti voglio e questa é l'occasione ideale, da non lasciarsi sfuggire!"
"Ma tu sei fuori come un balcone", dissi, "C'é Chiara in bagno..." Senza minimamente scomporsi, aprendomi l'accappatoio, con il cazzo che, nonostante tutto, si era ben gonfiato, si abbassò prendendomelo in bocca. "Mara, cazzo, ... Chiara..." Biascicando con la bocca piena, rispose semplicemente: "Ti ho detto che non me ne frega nulla, faccia quel cazzo che crede. Tu dammi sto cazzo e fammi godere!".
Insistetti... mi tirai da parte, anche se la sua bocca era veramente un paradiso e dimostrava di essere alquanto esperta...
"Zio, falla finita! Prima che tu venissi qui a Parigi, un giorno che sono tornata a casa prima da Milano, ho beccato te e la mamma che stavate facendo sesso, anzi, per la precisione... TE LA STAVI INCULANDO!!! Adesso smettila di rompere i coglioni e comportati da uomo che ha il cazzo nelle mani e nella bocca di una donna!"
Cazzo! Io e Piera eravamo stati beccati da Mara, mentre il mio cazzo era piantato nel culo di mia cognata... Che scena! E la nipotina, invece di piantare casini... ha deciso che quel cazzo di famiglia l'avrebbe dovuto gustare anche lei! E come se lo stava gustando! Sdraiata sul divano, con l'accappatoio aperto, mi aveva messo in bella mostra la sua figa nera, con il pelo ben curato ma anche ben diffuso... Partito, in balia dei sensi, delle mani e della bocca di mia nipote, mi sdraia sul divano, al contrario di lei, e mentre mi spompinava il cazzo con gran maestria mi misi a leccarle la figa. Aprendole le labbra, tra i riccioli neri, scovai un bel grilletto, cicciottello e sporgente, e dopo un po' di leccate generali, gustando gli umori già colanti in abbondanza, iniziai a spompinarglielo, infilandole il naso nella figa. Cazzo se le piaceva! Mugolava come una cagnetta in calore... anzi, come una maiala! Non passarono neppure cinque minuti... e mi venne in faccia! Si stacco, si alzo liberandosi dell'accappatoio e mi si sedette sul cazzo, impalandosi da sola e con foga!
Fu dopo un paio di minuti di scopata che si aprì la porta del bagno ed uscì Chiara. La vidi fermarsi sulla porta e guardarci... Cazzo, pensai, adesso questa chissà cosa é capace di combinare! Mi sbagliavo! Si apri l'accappatoio, mettendo in mostra quelle due tette incredibili che si portava addosso, lo lasciò cadere a terra e si avvicinò a noi. Subito iniziò a baciare Mara, che ricambiò di gusto, accarezzandole le maestose poppe, poi andò a posizionarsi sotto di noi, accovacciandosi a terra, ed iniziò a leccare il buco del culo di mia nipote e le mie palle. Appena sentii la sua lingua sui miei coglioni, mi partì una scossa elettrica, dal cazzo al cervello e ritorno... volevo anche lei! Ormai era fatta e non potevo più tirarmi indietro! Con il mio cazzo nella figa e con la lingua dell'amica nel culo, Mara non ci mise più di due/tre minuti a gedere, gemendo e parlandoci come una grandissima troia... Immediatamente volli che salisse sul mio cazzo Chiara, girata verso di me, in modo da poterle vedere sia la figa, con quel bellissimo e soffice cespuglio biondo scuro, che, soprattutto quelle tette da sballo, con due grossi capezzoli simili a fragole, che subito iniziai a leccare e ciucciare. Anche lei, tra il cazzo nella figa ed il trattamento alle tette da parte mia, le leccate generali ed un paio di dita di Mara infilate nel culo,... in meno di dieci minuti venne, quasi urlando il suo piacere nella mia bocca! Non fui capace di resistere oltre e, sfilandomi dalla figa di Chiara, sborrai copiosamente in faccia alle due ragazze che, leccandosi vicendevolmente e golosamente la mia sborra sulle loro labbra e nelle loro bocche, mi guardarono dicendo: "Non crederai che sia finita qui, vero?"
Non so se sia il caso di proseguire con il racconto. Potrebbe essere che non abbia destato interesse particolare. Se qualcuno così la dovesse pensare, però, garantisco che, per almeno altre tre ore, la nottata é proseguita in modo molto, molto, interessante!
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